Caso Clinico

Adenoma ipofisario gigante: reperto occasionale in un paziente giunto alla nostra osservazione per un trauma cranico a seguito di incidente stradale.

 

Il paziente, uomo di 68 anni, giunse alla nostra osservazione trasferitoci da altro ambiente ospedaliero dove era stato inizialmente condotto a causa di un trauma cranico occorsogli in un incidente stradale.

Presso il suddetto nosocomio veniva, tra l’altro, sottoposto a due esami T.C. cranio senza mezzo di contrasto, a distanza di quattro ore, che mettevano in evidenza una modesta soffusione emorragica a livello dei solchi della convessità frontale destra e, come reperto occasionale e collaterale, un processo espansivo sellare e soprasellare, del diametro massimo in altezza di circa 3,5 cm (grado D sec. la classificazione di Hardy).

All’ingresso presso la nostra Clinica il paziente si presentava in agitazione psico-motoria e con disorientamento temporo-spaziale. L’esame dei nervi cranici mostrava un deficit del VII nervo cranico di destra di natura centrale (preesistente al trauma) in assenza di altri deficit dei nervi cranici esplorabili ed in assenza di deficit di moto e sensibilità ai quattro arti.

Durante la degenza, alla risoluzione dello stato di agitazione psico-motoria, il paziente riferiva, nel passato, saltuari episodi di annebbiamento del visus a risoluzione spontanea con sfumato deficit dell’acuità visiva e, da circa un anno, una diminuzione della libido.

Un esame del campo visivo manuale metteva in evidenza un’emianopsia bitemporale ed ad un esame R.M. encefalo con e senza mezzo di contrasto confermava la presenza della lesione espansiva intrasellare a sviluppo sovrasellare dal diametro massimo di 3,5 cm determinante dislocazione verso l’alto del chiasma ottico e del III ventricolo che appariva compresso e anch’esso dislocato, senza apparente estensione ai seni cavernosi (Fig.1 e 2). Il paziente veniva altresì sottoposto a screening ormonale il quale delineava un chiaro quadro di panipopituitarismo.

Figure 1 e 2

A sei giorni dall’ammissione in reparto il paziente venne sottoposto ad intervento chirurgico durante il quale, previa aggressione per via transfenoidale alla sella turcica, veniva rimossa una voluminosa neoformazione dagli aspetti macroscopici di un adenoma ipofisario.

Alla fine dell’intervento fu posizionato tessuto adiposo autologo a completamento della chiusura della sella turcica e tamponi nasali secondo l’usuale tecnica.

Il decorso post-operatorio fu caratterizzato da comparsa di diabete insipido a carattere transitorio della durata di due giorni, trattato farmacologicamente con Carbamazepina alla dose di 200 mg x 3/die.

Un esame di R.M. post-operatoria mostrava l’asportazione totale della neoplasia con ritorno in situ del chiasma ottico e del terzo ventricolo ( Figg. 3 e 4).

Figure 3 e 4

Dopo 48 ore circa dall’intervento chirurgico furono rimossi i tamponi endonasali ed il paziente venne dimesso in quarta giornata con terapia ormonale sostitutiva.

Neurologicamente le sue condizioni apparivano buone con iniziale regressione dell’emianopsia bitemporale e dell’acuità visiva.