Il cranio è una strutura inestensibile e la pressione vigente al suo interno è data dalla somma delle pressioni di tre compartimenti: ematico, parenchimale e liquorale (principio di Monro) FIG.1. Lievi variazioni di pressione, in plus o minus, vengono controbilanciate da un sistema di autoregolazione. Le variazioni di pressione liquorale, presenti nell' idrocefalo normoteso, vengono studiate con la misurazione in continuo della pressione intracranica (PIC). Si tratta di una procedura minimamente invasiva eseguita in regime di anestesia locale associata a neuroleptoanalgesia, ciò permette al paziente di rimanere sveglio senza provare il benchè minimo dolore. Una volta eseguite le manovre anestesiologiche, si esegue una piccola incisione (ca. 4 cm) sulla sutura coronale, successivamente viene praticato sul tavolato osseo un piccolo foro di trapano . Ottenuta la breccia ossea si introduce il trasduttore ventricolare sino al raggiungimento del corno frontale del ventricolo laterale (FIG. 2). Il trasduttore viene successivamente collegato ad un sistema di amplificazione e tramite questo ad un ulteriore sistema per la registrazione, visualizzazione e stampa dei dati. La misurazione della PIC viene condotta in continua per almeno 48 ore. Il paziente rimane allettato con il capo sollevato di circa 30° (FIG.3). Il sistema è in grado di valutare i valori PIC media, le differenti oscillazioni sisto-doiastoliche delle singole onde pulsatili ed è in grado di definire trend pressori qualitativamente diversi. Le informazioni ricavate del monitoraggio della PIC permettono di individuare I pazienti che con maggior probabilità possono giovarsi dell'intervento chirurgico di derivazione liquorale permanente. Inoltre il sistema permette di scegliere con buona approssimazione il tipo di valvola da utilizzare. |
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