Caso clinico esemplificativo

 

Presentiamo il caso di una paziente affetta da neurofibromatosi di tipo 2 trattata presso la nostra clinica di exeresi di neurinoma dell’acustico a destra in presenza di neurinomi dell’acustico bilaterali.

All’ingresso presso la nostra clinica la paziente di anni 24 presentava una diminuzione dell’udito di grado moderato a destra e buona capacità uditiva a sinistra, diminuzione del riflesso corneale a destra, parestesie e formicolii all’emifaccia di destra. Era presente inoltre una paralisi periferica del faciale di grado 2 nella scala Brackmann-House a destra.

La paziente aveva eseguito un esame RMN encefalo e rachide in toto che documentava, oltre alla presenza di meningiomi multipli, di piccole dimensioni, della volta e del rachide cervicale e lombare anche due voluminose masse a livello dell’angolo ponto cerebellare, una a destra e l’altra a sinistra (fig. 1).

Tali masse erano neurinomi della branca vestibolare dell’acustico  delle dimensioni di 3,5 cm nel maggior diametro a destra  e 1,5 cm nel maggior diametro a sinistra.

La paziente si presentava lucida e collaborante senza deficit aggiuntivi degli altri nervi cranici, né deficit di forza o di sensibilità.

La paziente non presentava alcuna patologia aggiuntiva di rilievo.

In base al quadro clinico e neuroradiologico è stato deciso di sottoporre la paziente ad escissione chirurgica del neurinoma di destra, in relazione alle sue dimensioni e al grado di interessamento della componente nervosa circostante.

L’intervento è stato effettuato con paziente in posizione seduta e accesso tramite una craniotomia suboccipitale laterale.

Una volta raggiunta la lesione a sede nell’angolo ponto cerebellare di destra si è proceduto all’exeresi completa della lesione originante dal nervo vestibolare superiore. Durante l’intervento si repertava anche la presenza di un neurinoma a livello del V nervo encefalico e altri di dimensioni minori a livello del IX, X, XI nervo cranico.

Il decorso post-operatorio è stato privo di eventi di rilievo.

Dopo l’intervento non vi era nessuna modificazione della paralisi del faciale che presentava ancora un  Brackmann-House invariato mentre la funzione uditiva era stata compromessa . Pochi giorni dopo l’intervento la paziente ha ricominciato a deambulare in reparto e dopo una settimana è stata dimessa.

Nei successivi mesi la paziente è tornata a ricovero presso il nostro reparto per sottoporsi a exeresi chirurgica del neurinoma controlaterale. Le dimensioni minori e la più facile accessibilità di questa seconda lesione ne hanno permesso una totale exeresi senza alcun effetto collaterale ed il completo mantenimento della funzione uditiva e del faciale.

La precocità dell’intervento e la valutazione di un’ottimale scelta terapeutica ci hanno permesso di preservare sia la funzione uditiva che quella del faciale in questa paziente operata di exeresi di neurinoma dell’acustico.

 

Fig. 1